L'AUTORE LUCA ZANFORLIN VOTATO DELEGATO SPECIALE

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**IlaRy**
view post Posted on 30/10/2008, 10:49




Amici di Maria De Filippi raddoppia, ma la conduzione del sabato è affidata a un altro volto noto del programma


Nell’ormai lontano 1993 Canale 5 trasmetteva un programma condotto da Lella Costa. L’attrice milanese moderava dei dibattiti tra adolescenti, trattando temi a loro cari. L’anno successivo, impegnata forse in un tour teatrale, Lella Costa diede forfait e venne sostituita da una delle autrici che nella prima serie apparse più volte impacciata davanti alle telecamere: in pochi, forse, avrebbero scommesso su di lei. Ma nel giro di quindici anni quella autrice - che di nome fa Maria De Filippi - ha contribuito a divulgare un genere ben definito come il talent show, diventando l’asso da calare ogni qualvolta Canale 5 voglia assicurarsi un programma “sbanca Auditel”. E forse è proprio per la “fame” di ascolti che Mediaset quest’anno ha chiesto alla presentatrice di raddoppiare la presenza di “Amici” nel week end. Lei, da buon aziendalista, ha risposto affermativamente. Aggiungendo però un “ma” e delegando la conduzione dell’appuntamento del sabato a Luca Zanforlin, volto noto al pubblico della trasmissione. Che dovrà quindi confrontarsi con un’eredità di tutto rispetto.

Innanzitutto, che cosa è cambiato con questo debutto di fronte alle telecamere?
Io non mi sento un presentatore, quindi di fatto non cambia nulla. Credo di essere più un conduttore, ossia una persona che conduce il pubblico alla conoscenza del contenuto del programma. La verità è che io sono sempre stato a contatto con i ragazzi. E la mia presenza come conduttore serve proprio a spiegare cosa accade tra loro.

Per quale ragione Maria De Filippi ha abbandonato la conduzione del sabato, passando il timone a te?
In realtà, il passaggio è stato molto naturale. La rete ci ha proposto di raddoppiare la presenza di “Amici” nel week end. Per Maria, già impegnata con “Uomini e Donne” e “C’è posta per te”, a questo punto il carico di lavoro sarebbe stato eccessivo; così abbiamo immaginato di scegliere un altro presentatore. Doveva però essere qualcuno presente nella scuola dodici ore al giorno, e non qualcuno disponibile soltanto ad arrivare due ore prima dell’inizio della trasmissione. Allora abbiamo optato per la mia conduzione, anche perché già conoscevo il prodotto. Comunque, il paragone mi terrorizza: in fin dei conti devo sostituire la De Filippi.

Pensi che potresti fare lo stesso percorso di Maria De Filippi, che ha iniziato anni fa prendendo il posto di Lella Costa?
Non lo so. A dire il vero, a me piacerebbe coltivare progetti miei. Non vorrei fare il presentatore a tempo pieno. In realtà mi piacerebbe poter condurre un programma da me stesso ideato. Del resto, non sono un simpaticone e non mi troverei bene nei panni del presentatore classico.

Rispetto all’edizione passata che cosa avete cambiato?
Molto, visto che non si possono offrire al pubblico due appuntamenti “fotocopia”. Al sabato, il giorno in a condurre sono io, i ragazzi sosterranno alcune verifiche riguardanti le loro materie.

E i professori? Tenderanno a dare vita a piccole risse come accadeva spesso in passato?
Abbiamo aumentato il numero dei professori, inserendo delle discipline nuove. Questo fa sì che aumentino anche i punti di vista. Il confronto sarà di certo maggiore.

In un’intervista rilasciata qualche tempo fa all’Opinione, hai detto che i canali non sperimentano più: che cosa ti aspetteresti di diverso dalla tua emittente?
Il problema è che quando si avvicendano troppo in fretta i direttori di rete non c’è tempo per elaborare strategie. Detto questo, credo che la sperimentazione dovrebbe essere fatta dai canali Rai, visto che si paga un canone. Capisco, invece, che un canale privato chiamato a rispondere a logiche commerciali, rischi meno.

Quali sono i programmi che senti più nelle tue corde: come autore, come presentatore e infine come spettatore?
Da autore apprezzo molto “Report” e adoro Milena Gabanelli, Michele Santoro mi piace a piccole dosi, mentre a Vespa preferisco Mentana. Nelle vesti di presentatore direi che “Amici” basta e avanza. Da spettatore, invece, ho un’anima “trash” e chiedo evasione totale. Non mi perdo quindi una fiction: sono stato letteralmente pazzo per “Capri”, mentre “Doctor House” non mi è mai piaciuto troppo. Comunque mi definisco atipico: negli ultimi mesi non c’è stato un vero e proprio programma che abbia rappresentato per me un appuntamento veramente irrinunciabile.

Hai lavorato molto con Iva Zanicchi: meglio lei o Maria De Filippi?
Sono pazzo di iva Zanicchi, ma scelgo Maria De Filippi perché ha in sé le qualità dell’autrice oltre a quelle della conduttrice. Tra noi c’è molta affinità, e ammiro la sua grande forza intuitiva, la capacità di guardare il programma e cambiarlo in corso, non curandosi della scaletta. Ha una versatilità che non ho visto in nessuno. La persona più ironica e intelligente con cui abbia lavorato è invece Amanda Lear. Purtroppo è sottovalutata dalla televisione.
Viviana Musumeci
 
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